Il test del contenuto biogenico per il Renewable Fuels Standard della US EPA

  • I produttori di biocombustibili accumulano RIN per ottemperare alle Renewable Volume Obligations
  • I produttori di combustibili rinnovabili che utilizzano RSU come materia prima possono sfruttare l’analisi ASTM D6866 per misurare la frazione dei combustibili idonea a generare RIN
  • Anche gli esportatori possono utilizzare l’analisi ASTM D6866 per misurare il contenuto rinnovabile delle miscele di combustibili

L’analisi del contenuto biogenico sui combustibili parzialmente rinnovabili

Gas PumpAttraverso il Renewable Fuel Standard Program, la U.S. EPA permette ai produttori di combustibili che utilizzano, come materia prima, i rifiuti solidi urbani (RSU) separati di generare Renewable Identification Numbers, che possono essere utilizzati per dimostrare la conformità alle Renewable Volume Obligations.

Il Renewable Fuel Standard definisce i rifiuti solidi urbani separati come “materiale rimanente in seguito alla separazione di carta, cartone, plastica, gomma, tessuti, metalli e vetro riciclabili dai rifiuti solidi urbani e che è composto da materiali cellulosici e non cellulosici”.

La frazione biogenica del combustibile rinnovabile derivato da RSU, determinata attraverso l’analisi ASTM D6866, genera RIN con D-code 3. Il calcolo della frazione rinnovabile del combustibile si basa sui risultati dell’analisi ASTM D6866 effettuata su ogni lotto di combustibile prodotto. In alternativa, l’analisi può essere eseguita su un campione composito, che deve contenere materiale proveniente da diversi lotti prodotti nel corso di un periodo massimo di un mese di calendario.

La frazione biogenica così identificata viene considerata combustibile cellulosico e il risultato viene applicato a tutti i lotti di combustibile prodotto nel mese successivo, per determinare il numero corretto di RIN che devono essere generati. Il produttore ha l’obbligo di ricalcolare la frazione almeno una volta al mese. Per il primo mese, il produttore può fare una stima della frazione non fossile ed effettuare eventuali correzioni necessarie il mese seguente.

Questa procedura, che utilizza il metodo ASTM D6866, si applica non solo ai combustibili derivati da RSU ma anche a tutti i carburanti per autotrazione parzialmente rinnovabili prodotti attraverso la trasformazione congiunta di biomassa (come da definizione del RFS) e materie prime non rinnovabili. L’analisi con ASTM D6866, Metodo B, è necessaria per il calcolo del numero di gallon-RIN generati per ogni lotto di combustibile parzialmente rinnovabile.

Fonti: Pagine 14706 e 14876 del RFS2

Analisi ASTM D6866 su miscele di combustibili

Il RFS contiene anche una disposizione che indica agli esportatori di combustibili miscelati (biocombustibile miscelato con benzina o diesel) il metodo per la determinazione della percentuale di combustibile rinnovabile nella miscela.

Secondo l’EPA, nel caso dei combustibili rinnovabili che al momento dell’esportazione sono in forma di miscela con benzina o diesel, l’esportatore deve determinare il volume di carburante rinnovabile esportato sulla base di uno dei seguenti elementi:

  1. informazioni ricevute dal fornitore riguardo alla concentrazione di combustibile rinnovabile nella miscela;
  2. determinazione della frazione rinnovabile della miscela attraverso il Metodo B o il Metodo C dello standard ASTM D6866 o di uno standard di analisi alternativo, approvato dall’EPA;
  3. ipotesi della concentrazione massima di combustibile rinnovabile nella miscela, come consentito dalla legge.

Fonte: Pagina 14880 del RFS2

Riepilogo del Renewable Fuel Standard

Il programma RFS stabilisce standard di volume specifici per i biocombustibili cellulosici, il diesel derivato da biomassa, i biocombustibili avanzati e il combustibile rinnovabile totale che deve essere utilizzato ogni anno nel settore trasporti. L’EPA calcola annualmente i valori degli standard e li pubblica nel Registro Federale entro il 30 novembre dell’anno che precede il periodo di validità.

Il programma mira a ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio greggio dall’estero, aumentando al contempo le risorse energetiche nazionali, riducendo le emissioni di gas serra, migliorando la qualità dell’aria e diversificando il portafoglio energetico del Paese.

Final Renewable Fuels Standards Rule for 2023, 2024, and 2025

I requisiti normativi si applicano ai produttori/raffinatori e importatori nazionali ed esteri di combustibili rinnovabili. Gli esportatori di combustibili rinnovabili, sia in forma pura sia miscelati con benzina o diesel, acquisiscono i RIN per ottemperare alle Renewable Volume Obligations. I raffinatori, gli importatori e gli esportatori di combustibili rinnovabili per il trasporto ritirano i loro RIN a fini di conformità. I RIN hanno valore monetario e possono essere scambiati. Gli interessati possono acquistare RIN per adempiere ai propri obblighi oppure vendere i RIN in eccesso.

Fonte: US EPA: Renewable Identification Numbers (RINs) under the Renewable Fuel Standard Program

Le analisi ASTM D6866 rapide di Beta Analytic

Attraverso il suo laboratorio di Miami, Florida, Beta Analytic mira ad aiutare i produttori e gli esportatori di combustibili rinnovabili a rispettare gli obblighi del RFS fornendo test accurati e precisi, in conformità con ASTM D6866. Il laboratorio, che ha ottenuto la certificazione ISO/IEC 17025:2017, fornisce i risultati in 5-7 giorni lavorativi. Sono disponibili servizi più rapidi. Per richieste e preventivi, contattare il laboratorio utilizzando questo modulo.

Nota: Beta Analytic fornisce test conformi ad ASTM D6866 su combustibili per autotrazione. Il laboratorio non è affiliato con alcuno dei programmi o delle istituzioni citati in questa pagina

Ultimo aggiornamento: marzo 2022